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Meteorologia

Sezione 5.2 - I moti verticali dell'aria

1. Introduzione

La maggior parte dei fenomeni meteorologici sono generati dai moti verticali che si verificano nell'atmosfera, i quali inducono le diminuzioni di temperatura che portano le masse d'aria ascendenti alla saturazione, e quindi alla formazione delle nubi e alle conseguenti precipitazioni.

Le cause dei moti verticali dell'atmosfera sono due:
STABILITA vs INSTABILITA: I fenomeni meteorologici piu intensi e potenzialmente pericolosi si verificano in condizioni di instabilita.

2. Il raffreddamento e il riscaldamento adiabatici

La fisica insegna che un gas:

Un riscontro pratico: gonfiando il pneumatico della bicicletta, la pompa si scalda perche comprime l'aria; aprendo una bombola di gas compresso, si sente che la bombola si raffredda.

Processo adiabatico: Il riscaldamento e il raffreddamento avvengono senza sottrazione o cessione di calore con l'ambiente esterno. La variazione di temperatura e dovuta esclusivamente alla variazione di pressione.
ATTENZIONE - NON CONFONDERE: Il gradiente termico verticale e il parametro che determina se l'aria e stabile o instabile!

3. I moti verticali in aria non satura

3.1 Il gradiente adiabatico secco

Immaginiamo di trovarci al livello del mare in atmosfera standard (15C) e di rinchiudere un certo volume d'aria alla pressione ambientale in un ipotetico palloncino di gomma che si possa dilatare liberamente.

Trascinando verso l'alto il palloncino, la temperatura dell'aria al suo interno - indipendentemente dalla temperatura esterna - diminuisce di 1C per ogni 100 metri di quota (o circa 3C ogni 1.000 piedi).

Gradiente adiabatico secco = 1C / 100 m = 3C / 1.000 ft
Gradiente adiabatico secco: E la diminuzione fissa di temperatura in funzione della quota, ed e costante a tutte le quote sia per l'aria secca sia per l'aria umida ma non ancora satura.

3.2 La stabilita e l'instabilita dell'aria non satura

Figura 5.12 - Stabilita e instabilita
Figura 5.12 - Una situazione di stabilita (a) e una di instabilita (b) - libro pag. 5-15

L'esperimento del palloncino dimostra che:

Caso (a) - STABILECaso (b) - INSTABILE
Gradiente termico verticale = 0,8C/100m Gradiente termico verticale = 1,2C/100m
A 500m: T interna = 15C, T esterna = 16C A 500m: T interna = 15C, T esterna = 14C
Aria interna piu fredda = piu pesante Aria interna piu calda = piu leggera
Il palloncino ridiscende Il palloncino continua a salire
REGOLA FONDAMENTALE: Il palloncino puo salire spontaneamente solo se il gradiente termico verticale e maggiore di quello adiabatico secco (1C/100m).
Figura 5.13 - Curve di stato
Figura 5.13 - Curve di stato: subadiabatica (stabile), superadiabatica (instabile), adiabatica (indifferente) - libro pag. 5-16
AtmosferaGradiente termico verticaleEquilibrioCurva di stato
SUBADIABATICA< 1C/100mSTABILEMeno inclinata dell'adiabatica secca
SUPERADIABATICA> 1C/100mINSTABILEPiu inclinata dell'adiabatica secca
ADIABATICA= 1C/100mINDIFFERENTEStessa inclinazione (45)

4. I moti verticali in aria satura

4.1 Il gradiente adiabatico saturo

Gradiente adiabatico saturo: Rappresenta la variazione di temperatura cui va soggetta una massa d'aria satura in movimento verticale. Differisce dal gradiente adiabatico secco per il fatto che in concomitanza con la condensazione si verifica la cessione del calore latente.

Quando il vapore condensa e forma la nube o la nebbia, esso restituisce all'aria il calore latente di condensazione che le aveva sottratto durante l'evaporazione. Il calore ceduto dall'acqua scalda l'aria e la rende piu leggera.

CARATTERISTICHE DEL GRADIENTE ADIABATICO SATURO:

4.2 La stabilita e l'instabilita dell'aria satura

La stabilita e l'instabilita di una massa d'aria satura non sono piu distinte dal gradiente adiabatico secco, bensi da quello saturo.

Figura 5.14 - Instabilita condizionale
Figura 5.14 - La massa d'aria e condizionalmente instabile: stabile finche non e satura, instabile quando satura - libro pag. 5-17
Instabilita condizionale: Quando una massa d'aria possiede un gradiente termico verticale maggiore di quello adiabatico saturo, ma minore di quello adiabatico secco, si dice che e condizionalmente instabile:

Esempio di figura 5.14: una porzione d'aria a 21,5C (piu calda dei 20C circostanti) sale secondo l'adiabatica secca fino al punto A dove raggiunge la temperatura dell'aria circostante. Se il riscaldamento al suolo e sufficiente (23C) la bolla sale fino al punto B (livello di condensazione/convezione libera) dove forma una nube cumuliforme, e continua a salire secondo l'adiabatica satura fino al punto C (isotermia o inversione) dove si ferma.

5. I diagrammi termodinamici

L'argomento cui ci apprestiamo ad accennare e il pane quotidiano dei volovelisti che - quando vogliano ottenere risultati apprezzabili - devono studiare con cura lo stato dell'atmosfera.

Diagrammi termodinamici: Dopo gli opportuni sondaggi aerologici, su un diagramma temperatura/altezza vengono tracciate:

Correlando questo grafico con i valori della temperatura al suolo presente e prevista nelle ore successive, e possibile sapere se e quando l'aria sara stabile o instabile, a quale quota si incontrera il livello di condensazione, e numerose altre informazioni indispensabili per il volo a vela.

RIASSUMENDO: Quando due masse d'aria di diversa temperatura vengono a contatto, quella piu calda - e piu leggera - sale sopra a quella piu fredda, e il moto continua fino a quando le due masse raggiungono l'equilibrio termico (cioe quando le temperature si uguagliano). Questo accade sempre, sia che l'aria sia stabile o instabile.
LA DIFFERENZA CHIAVE:

Una massa d'aria puo essere stabile o instabile a varie quote, a seconda di come si presenta la sua curva di stato relativamente all'adiabatica secca o a quella satura. Il tetto e comunque sempre rappresentato dalla tropopausa, dove il gradiente termico verticale diventa stabilmente zero, e al di sopra della quale l'aria e quindi permanentemente stabile.

Questa e la ragione per cui i fenomeni meteorologici avvengono solo nella troposfera, e non possono manifestarsi oltre la tropopausa.

6. Le caratteristiche dell'aria stabile e instabile

La sintesi di quanto esposto nei paragrafi precedenti e che l'aria stabile tende a rimanere immobile ristagnando sugli strati sottostanti o sul terreno, mentre l'aria instabile tende a salire e a rimescolarsi continuamente.

CaratteristicaARIA STABILEARIA INSTABILE
Visibilita Scarsa o pessima (ristagno di polveri, fumi) Buona o ottima (rimescolamento)
Nubi Stratificate (strati, nebbie) Sviluppo verticale (cumuli, cumulonembi)
Precipitazioni Persistenti e poco intense (pioviggine) Intermittenti ma intense (rovesci, temporali)
Turbolenza Scarsa o assente Presente, anche forte
SINTESI PRATICA PER IL PILOTA: